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Il lato mentale della tecnica di corsa: come la percezione del movimento influenza le tue prestazioni

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Scritto da Khaldon
Aggiornato oltre 2 mesi fa

Quando si parla di migliorare le prestazioni nella corsa, di solito si pensa agli allenamenti, alla preparazione fisica o alle scarpe giuste. Tuttavia, c’è un fattore decisivo che viene spesso trascurato: la mente.

La tua percezione del movimento — il modo in cui credi di correre — influisce direttamente sulla tecnica, sull’efficienza e persino sul rischio di infortuni. E nella maggior parte dei casi, ciò che senti non corrisponde a ciò che realmente fai.

In questo articolo vedremo come lo stato mentale influisce sulla falcata e come allineare percezione e realtà possa trasformare le tue prestazioni.


Il legame tra cervello e falcata

Correre può sembrare automatico, ma ogni passo viene continuamente regolato dal cervello. Questo processo si basa sulla propriocezione, ossia la capacità di percepire la posizione e il movimento del corpo nello spazio.

  • La fatica modifica la postura senza che tu te ne accorga.

  • Lo stress genera tensioni muscolari che disturbano la cadenza.

  • Al contrario, una mente calma e concentrata favorisce una corsa più fluida ed efficiente.

In breve: la testa e le gambe corrono sempre insieme.


Percezione vs realtà: una discrepanza comune

Molti runner pensano di correre dritti, equilibrati o leggeri… fino a quando un’analisi video rivela un’altra realtà: spalle incurvate, bacino che scende, o un appoggio troppo marcato di tallone.

Questa discrepanza tra percezione e realtà è normale: le nostre sensazioni sono influenzate dall’abitudine e dallo sforzo.

👉 È qui che entra in gioco il feedback oggettivo. Strumenti come Ochy permettono di confrontare ciò che percepisci con ciò che realmente fai, aiutandoti a individuare i punti da correggere.


L’impatto dello stato mentale sulle prestazioni

La mente influenza la tecnica più di quanto si pensi:

  • Concentrazione: ripetere un semplice mantra come “leggero” o “cadenza” migliora l’economia di corsa.

  • Rilassamento: una falcata rigida consuma più energia di una sciolta.

  • Paura dell’infortunio: dopo un dolore, molti runner modificano inconsciamente la tecnica, creando nuove compensazioni.

Allenare la mente significa anche ottimizzare la tecnica.


Come allineare percezione e realtà

Ecco alcuni esercizi pratici per connettere mente e movimento:

  • Correre per pochi secondi a occhi chiusi (in sicurezza) per percepire l’allineamento.

  • Visualizzare mentalmente la corsa prima di un allenamento, come fanno gli atleti di élite.

  • Concentrarsi su un unico comando: “piedi sotto il bacino”, “cadenza rapida”, “postura eretta”.

  • Registrare la corsa con Ochy e verificare se le sensazioni coincidono con i dati.


Applicazioni per diversi profili

  • Runner: aumentare la consapevolezza e correggere automatismi dannosi.

  • Allenatori: combinare indicazioni verbali con dati oggettivi.

  • Professionisti della salute: rieducare i movimenti nei pazienti dopo un infortunio.


Conclusione: la mente, un motore dimenticato

Le prestazioni nella corsa non dipendono solo da muscoli o resistenza. Anche lo stato mentale e la percezione del movimento sono determinanti.

La buona notizia? Entrambi possono essere allenati. Con una maggiore consapevolezza corporea e strumenti oggettivi come Ochy, puoi trasformare le sensazioni in risultati concreti.

👉 Provalo subito: registra la tua corsa con Ochy, confronta le tue sensazioni con la realtà e scopri come allineare corpo e mente può portarti a correre meglio, più a lungo e senza infortuni.

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